E lentamente va
quell'assurda idea
negli spazi intermittenti
di una ragione persa,
si sveste di quell'aria gelida
bruciando ogni risposta.
Non importa,
se la domanda indugia a lungo,
in quel sentiero scivola,
gustando nell'attesa
il
cedono le parole
a quel vortice d'illusioni
scaraventando immobili pensieri
lungo i fianchi
la pelle liscia sotto il tatto
scalda gli animi
non è presente il corpo
ma nell'anima annega quel bisogno
il tocco lieve, quasi
l'attesa divora il silenzio
colpendo di sbieco l'immaginazione
brama la verità che in bilico bivacca
solo la pelle sa cos'è che si nasconde
nella pausa il tempo affonda denti aguzzi
e succhia sangue dalle vene
il contagio è
nell'attesa
si fonde l'ora
molecola del tempo
che buca l'aria
confusa stordita
da false speranze
nel silenzio batte il ritmo
scandito da echi lontani
penetra dentro
come lama tagliente
sipario tra finzione e realtà
sussulta al
stordisce il tempo
il battito del cuore
bruciando il palmo della mano
in quel tocco lieve sulla pelle
l'essenza
che sprigiona il fato
inebria
confondendo suoni
di parole non dette
il silenzio si confonde
nel bisbiglio della carne,
onde calde d'emozioni
solleticano
perlustrano
tratti di pelle che s'infuocano
sotto i colpi lascivi
di una lingua ingorda,
gode della complicità
dell'attimo confuso
quel sorriso
se lo sguardo scivola
lungo fianchi abbronzati,
il respiro si fa corto
e le mani accarezzano lente
quella pelle liscia,
è nella voce roca la risposta
per quel desiderio
nascosto tra i pensieri
che si insinua senza scampo
dentro il
si mescolano gli umori
tra le lenzuole intrise
di passione,
l'odore primordiale del sesso
confonde il cacciatore.
la preda,
-nel gioco delle parti
diventa regina-
dell'impulso
cavalca l'onda
annusa l'aria
e fa suo,
il grido...
in quell'incontro di baci, di sguardi,
di corpi, di pelle sudata,
si trasforma il mio,
in gocce di acqua salata
che si scioglie nel mare
tra onde spumose.
-perdersi-
in quell'abbraccio,
in un unico respiro,
Mi piace...
ho voglia di possedere
il tuo corpo
tra mille baci di luna
accarezzare la pelle
sotto il cielo stellato.
mangiare labbra
dal sapore di miele
e sussurrare tenere parole d’amore...
cavalcare l’onda del desiderio
e stringere a me
quel corpo
non ti aspettavi
quel bacio,
quelle labbra morbide
posate sulle tue
e la mia pelle calda
sotto quel tocco lieve.
ti ho rubato l'attimo
riempiendolo
di carezze leggere
sul collo.
...sento il fremito...
il respiro diventar irregolare...
sento
stasera fuori piove, fa freddo
ed io,
ho bisogno di calore, di carezze
e allora ascolta...
"apri il mazzo ...
e gioca le tue carte..."
afferra ora la situazione
non fare il sordo...
e ascolta ancora...
son sussurri le parole
(senti
ho voglia di abbracci
che stringono il petto
unghie che graffiano
la pelle nuda
labbra affamate di pelle sudata
e baci di fuoco
che scendono in basso,
ho voglia che l'eros
prenda possesso
del mio e del tuo
del corpo, del sesso,
voglio calore
suono alla tua porta
il sorriso malizioso,
il passo sicuro...
mi avvicino
porgendoti labbra
rosse come sangue,
annuso il tuo odore di maschio
- il mio corpo non si fa pregare,
brividi di eccitazione mi scaldano-
(nella mano una bottiglia di vino
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